Con la conversione in legge del decreto 138/2011, con il quale si conferma l'aumento dell'IPT a partire dal 19 settembre, un'altra tegola e' piombata sulla testa degli automobilisti italiani: l'imposta provinciale di trascrizione, il balzello che si è costretti a pagare alla propria provincia ogni volta che si acquista un'auto nuova, invece di essere abolita sarà equiparata a quella che si paga quando si acquista una macchina usata. E quindi non sarà più di importo fisso, compreso, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro (ogni amministrazione può aumentarla fino al 30% in più rispetto all'importo base fissato dalla legge in 151 euro), ma in base al seguente "meccanismo": fino a 53 kW di potenza nulla cambierà e l'imposta resterà compresa, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro; da 54 kW in su l'imposta sarà proporzionale alla potenza e sarà compresa, sempre a seconda delle province, tra 3,5119 euro e 4,5655 euro/kW. (Fonte: rete)
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